CONSOLIDAMENTO: IL TAR DEL LAZIO FUGA OGNI DUBBIO CONFERMANDO LE AMMISSIONI CON RISERVA [Short article]
Il TAR del Lazio, dopo lo scioglimento positivo della riserva con sentenza, dichiarava nel dispositivo l’improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse.
Precari della scuola e abuso dei contratti a termine oltre i 36 mesi: per il Tribunale di Napoli la sanzione adeguata è la costituzione del contratto a tempo indeterminato per tutti
All’indomani della sentenza della Corte di Giustizia europea che ha ritenuto la normativa italiana sul precariato scolastico non conforme ai dettami della clausola 5, punto 1, dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato allegato alla Direttiva 70/1999/CE, è intervenuta un’importante sentenza del Tribunale di Napoli, chiamato a giudicare proprio su una delle cause che erano state sottoposte al giudizio della C.g.u.e (Causa C-62/13).
Tutela dei lavoratori precari della scuola: la Corte di Giustizia riapre il fronte di una battaglia mai sopita
Dopo mesi di attesa la Corte di Giustizia Europea si è finalmente pronunciata sull’annosa questione del precariato scolastico ribaltando con decisione l’orientamento espresso dalla più recente giurisprudenza di legittimità.
Da docenti precari a dirigenti scolastici: per il Tar il servizio prestato da precario o post-ruolo va considerato allo stesso modo alla luce del principio comunitario di non discriminazione
Dopo anni di supplenze due meritevoli insegnanti potranno sedere sulla poltrona di dirigente scolastico. E’ quanto avvenuto grazie ad una sentenza del Tribunale Amministrativo laziale che prende atto di altre pronunce della Corte di Giustizia europea e disapplica la normativa nazionale consentendo ai candidati, all'inizio esclusi, che hanno superato tutta la procedura concorsuale, di diventare a tutti gli effetti dirigenti scolastici.
PAS: IN PUNTO DI PERICULUM IN MORA PREVALE L’INTERESSE DEL DOCENTE DELLA SCUOLA RISPETTO A QUELLO DELL’AMMINISTRAZIONE
Nonostante si sia ormai giunti alla fine di agosto e alla fine dei Percorsi Abilitanti Speciali, il Consiglio di Stato continua sulla linea di riformare, pur se in via cautelare, l’orientamento dei TAR sulla nota vicenda dei Percorsi Abilitanti Speciali.
Vizio dell’anonimato: il peccato originario
Correva l’anno 2007 ed in un test, molto similare a quello attuale, venivano adottate modalità di svolgimento della prova non sufficienti a garantire l’anonimato.
Nel test del 2007, pregno di brogli e procedimenti penali riuniti dalla Procura di Roma per le varie sedi universitarie della Repubblica, il problema nasceva dalla presenza all’interno della scheda anagrafica, oltre al nome e cognome del candidato, di un codice alfanumerico posto immediatamente sotto il codice a barre.
L’alto Commissario per l’Anticorruzione propose così l’eliminazione di detto codice: levando quella semplice riga dal test l’anonimato non sarebbe più stato leso. Come del resto accade in quasi tutti gli altri concorsi pubblici le cui prove preselettive iniziano col test.
Il codice a barre, infatti, rimane comunque leggibile, nel senso che dalla lettura ottica si evince proprio il codice segreto; basta un qualsiasi smartphone dotato di un’applicazione gratuita scaricabile da Google per leggere tali codici; proprio come accade quando si fa la spesa in un supermercato: su ogni prodotto vi è un codice a barre senza un “numero segreto”.
Disturbi specifici di apprendimento: prosegue la campagna della nostra rivista per i diritti dei diversamente abili
Ed ecco un tema a noi particolarmente caro, più volte trattato nella nostra rivista (http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/la-voce-del-diritto/casi-in-evidenza/item/638-per-tutti-i-nuovi-diritti-e-per-i-diritti-dei-disabili) e nuovamente fatto proprio dal T.A.R. del Lazio in una sentenza (Presidente dott.ssa Pierina Biancofiore e Consigliere Estensore dott. Alfredo Storto) della sezione III Bis pregna di valori e forti principi giuridici.
BONUS MATURITA’: LA PRIMA VITTORIA SUL CASO DELL’ASSENZA DEL PERCENTILE
Primo sulla materia del numero chiuso, lo Studio Legale Avvocato Michele Bonetti & Partners incassa un’importante vittoria sulla questione dei c.d. percentili, ossia su quel contestato meccanismo in base al quale molti ragazzi con un voto di diploma superiore ad 80/100 non sono riusciti ad ottenere il bonus maturità previsto dal DM. 449/2013 (Vedi http://www.avvocatomichelebonetti.it/index.php/primo-piano/item/770 ).
La parabola evolutiva dell’europeizzazione del diritto amministrativo italiano: dai primi passi all’europeizzazione della cultura amministrativa. Intervista a Gabriele Pepe, avvocato e ricercatore
Ad appena un mese dall’anniversario con cui si celebra ogni anno il Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea e nel giorno in cui è più viva la memoria di quel periodo che nel nostro Paese ha segnato l’inizio di un difficile percorso verso l’instaurazione di un ordinamento repubblicano e democratico, nell’autentico spirito di questa rivista riteniamo oggi opportuno soffermarci brevemente su una piccola rivoluzione in atto ormai da tempo e che sta coinvolgendo un settore vitale dell’espressione dell’autorità statale e nazionale di ogni Paese europeo.
Escluso dalla partecipazione al concorso perché troppo giovane
Una recente ordinanza del Consiglio di Stato ha accolto un’istanza cautelare immettendo in ruolo con riserva l’appellante ricorrente. Trattasi del c.d. Concorsone della Scuola tuttavia nel caso di specie attinente alla provincia autonoma di Bolzano e con bando autonomo, ma che ricalcava nella forma e nella sostanza quello nazionale e che disponeva il reclutamento del personale nelle scuole.