Le Sezioni unite nel caso TKAST: una “stretta” sul dolo eventuale?
Con un’ampia motivazione, le Sezioni unite della Cassazione hanno respinto il ricorso del Procuratore generale presso la Corte di appello di Torino, inteso a censurare la qualifica di colpa impressa nel secondo grado di giudizio agli omicidi contestati all’amministratore delegato della TKAST (Thyssenkrupp acciai speciali Terni) s.p.a., che la prima assise torinese aveva invece reputato commessi con dolo eventuale.
L’imputabilità del reato alla luce della sentenza Thyssenkrupp: intervista al Professor Masucci
«Al cuore del diritto penale dell’impresa vi è un problema di imputazione», un’affermazione decisamente attuale, nonostante siano trascorsi oltre venticinque anni dalla pubblicazione di Cesare Pedrazzi[1]. Nell'ambito del diritto penale economico e del lavoro, infatti, il principio secondo cui ciascuno è chiamato a rispondere del reato per fatto proprio e colpevole si sgretola dinnanzi alla spersonalizzazione dell'organizzazione e dell'attività d'impresa.
Dolo eventuale e colpa cosciente: la possibile svolta di uno storico dibattito. Intervista al Prof. Masucci
Oggi ci troviamo in compagnia del Prof. Masucci, docente di diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza e presso la Scuola di perfezionamento per le professioni legali dell’Università di Roma Tre, nonché autore di molteplici pubblicazioni sul dolo [Naturalismo e normativismo nella teoria del dolo, Roma 2001; Dolo (accertamento del) in Dizionario di Diritto pubblico, a cura di S. Cassese, 2006; Fatto e valore nella definizione del dolo, Torino 2004] per parlare della tematica sempre attuale nella riflessione penalistica della distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente, oggetto di costante dibattito in giurisprudenza.