PAS: IN PUNTO DI PERICULUM IN MORA PREVALE L’INTERESSE DEL DOCENTE DELLA SCUOLA RISPETTO A QUELLO DELL’AMMINISTRAZIONE

Nonostante si sia ormai giunti alla fine di agosto e alla fine dei Percorsi Abilitanti Speciali, il Consiglio di Stato continua sulla linea di riformare, pur se in via cautelare, l’orientamento dei  TAR sulla nota vicenda dei Percorsi Abilitanti Speciali.

I PAS o Percorsi Abilitanti Speciali sono dei percorsi di formazione per conseguire l'abilitazione all'insegnamento, rivolti ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato che hanno prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie e con determinati requisiti.

Dinanzi ad una sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio veniva spiegato appello con richiesta di ammissione con riserva ai c.d. PAS.

Il Consiglio di Stato, VI Sezione, dopo aver specificato nel caso in esame che si tratta di una prima sommaria delibazione propria della fase cautelare, ha ritenuto che “nella comparazione dei contrapposti interessi delle parti in causa, sembrerebbe prevalere nella presente fase cautelare, l’interesse dell’appellante alla frequentazione dei corsi speciali per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento”.

Difatti, in punto di periculum in mora, sussiste il pregiudizio di cui all’articolo 55 del codice del processo amministrativo, dal momento che l’esecuzione delle pronunce di rigetto dei TAR impedirebbero agli insegnanti di cogliere l’opportunità di partecipare ai percorsi abilitanti previsti dal decreto ministeriale n. 58/13.

La VI Sez. del Cds ha così ammesso con riserva i ricorrenti di un nostro piccolo ricorso collettivo sulla base del periculum in mora, ovvero l’urgenza e il danno grave e irreparabile dei nostri ricorrenti, uno dei due requisiti per la concessione dei provvedimenti cautelari.

La detta ammissione ai PAS difatti non produce alcun pregiudizio all’Amministrazione e, come correttamente rilevato dal Consiglio di Stato, nei PAS non solo non vi è alcuna selezione preliminare, ma non vi è alcun limite numerico di ammissibilità, ovvero non c’è un numero chiuso.

Ancora una volta, pur se con riserva, si consentirà ad insegnanti precari della scuola di poter aspirare alla tanto agognata abilitazione, auspicando che con una prossima riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento possano poi vedersi stabilizzata la propria posizione lavorativa.