Società in nome collettivo: sospesa la prescrizione per l’azione di responsabilità finchè l’amministratore è in carica
La Corte costituzionale ha di recente dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 2941 n. 7 del codice civile “sospensione per rapporti tra le parti”
Le Province: un importante passato, un difficile presente, un incerto futuro
1. La Provincia è l’ente locale previsto dalla Costituzione che negli ultimi anni sta subendo una forte pressione riformatrice, tanto da apparire destinato a scomparire
Le nuove norme sui “licenziamenti economici” alla luce dei principi dettati dalla Costituzione, dalla normativa dell’Unione europea e dalle convenzioni internazionali
1.- Il Jobs Act, ovvero una potenziale “rivoluzione” del diritto e del mercato del lavoro italiano
La recente pubblicazione dei primi due decreti attuativi del “Jobs Act” che tanto clamore mediatico ha registrato in questi giorni costituisce l’occasione per sviluppare alcune riflessioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti
La motivazione delle sentenze del Giudice Amministrativo
Roma - La splendida Sala Pompeo di Palazzo Spada è stata teatro di un interessantissimo convegno organizzato dall’Ufficio studi massimario e formazione della Giustizia Amministrativa riguardo alla motivazione delle sentenze del Giudice Amministrativo.
Incertezza delle regole e competitività: il punto dell’AIPDA al convegno nazionale di Napoli
Il capoluogo partenopeo torna ad assumere il ruolo di capitale del diritto: l’Associazione italiana dei Professori di Diritto Amministrativo si è riunita nei giorni 3 e 4 ottobre nel Dipartimento dell’Università degli Studi Federico II per proseguire il suo ciclo di incontri su una tematica quanto mai rilevante, ossia l’incertezza delle regole.
La nuova legge elettorale. L'Italicum al vaglio del Senato: intervista al prof. Celotto
Preg.mo Professore, attualmente Capo dell'ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico, ci ritroviamo all’indomani della prima lettura al Senato della riforma del Titolo V della Costituzione a commentare la prossima discussione sull’approvazione della legge elettorale già licenziata dalla Camera dei Deputati nel marzo scorso (cd. “Italicum”) e che in questi giorni è tornata di grande attualità nel dibattito politico e giuridico in virtù delle possibili modifiche che potrebbero intervenire a seguito del profilarsi di nuovi accordi “bipartisan” su alcuni snodi centrali che interessano prevalentemente il tema delle preferenze e quello delle soglie necessarie che i partiti devono raggiungere per l’accesso alla ripartizione dei seggi e per il conseguimento del premio di maggioranza.
Il nuovo art. 42 bis T.U.: l’espropriazione e i suoi profili problematici alla luce dell’ordinanza n. 442/2014
Negli ultimi anni sono registrate diverse condanne da parte della CEDU ai danni dell’Italia, tutte aventi ad oggetto il regime legale nazionale delle espropriazioni sia con riguardo alle modalità ablatorie (l’an della c.d. accessione invertita) sia con riguardo ai criteri indennitari previsti ex lege per ristorare il privato della perdita subita per effetto dell’espropriazione del suolo.
Riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione: la parola al Prof. Celotto
Oggi ci troviamo in compagnia di Alfonso Celotto, scrittore italiano e professore ordinario di diritto costituzionale nonchè visiting professor della U.B.A. - Universidad de Buenos Aires; della Università di Varsavia e dell'Università Mc Gill di Montreal. Il Prof. Celotto, iscritto all'Ordine degli avvocati di Roma come cassazionista ed attualmente Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico, ci ha gentilmente concesso un’intervista sull'attualissimo tema della riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione che proprio in questi giorni è in discussione in Senato per la prima lettura del disegno di legge S. 1429 contente "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione".