Il T.A.R. Lazio ha accolto la domanda cautelare promossa nel ricorso patrocinato dal nostro studio legale, per l’ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia, e odontoiatria e protesi dentaria per l’a.a. 2024/2025.
Nella specie, al ricorrente in sede di prova di ammissione veniva consegnato un plico danneggiato e ne chiedeva la sostituzione.
Il Responsabile d’aula non sostituiva il plico immediatamente, ma consultava il R.U.P. non presente in loco e, solo successivamente, disponeva la sostituzione del plico danneggiato. Il test continuava, ma la mancata tempestività dell’azione del Responsabile d’aula di concerto con il R.U.P., aveva ridotto il tempo a disposizione del ricorrente per l’esecuzione della prova di circa 10 minuti.
Con il ricorso patrocinato dagli Avv.ti Bonetti e Delia, veniva dunque censurata l’illegittimità delle modalità di svolgimento della prova, lamentando la sottrazione di una parte consistente del tempo totale per lo svolgimento del test. Al ricorrente difatti, che non si è collocato in posizione utile per l’immatricolazione pochissime posizioni, non era stato concesso di recuperare i minuti persi.
Alla luce delle deduzioni avanzate nel ricorso il T.A.R. ha previamente ordinato chiarimenti orali da parte dei membri della Commissione e, a seguito delle dichiarazioni rese in sede di camera di consiglio, il Collegio ha statuito che, non essendo intervenuta istantaneamente la sostituzione del plico, si è consumata una lesione del diritto del ricorrente alla corretta esecuzione del test.
La pronuncia in commento, ha correttamente ritenuto che il periodo di tempo intercorso tra la richiesta di sostituzione del plico e l’inizio della prova, possa essere considerato, alla luce della natura della prova, delle modalità e tempi previsti per il suo svolgimento, come un “impedimento indebito alla corretta esecuzione della prova”, considerando peraltro l’assenza di una qualche forma di compensazione temporale.
“Il ricorrente potrà svolgere nuovamente la prova in condizioni di parità ed uguaglianza con gli altri candidati” conclude l’Avv. Michele Bonetti “la Commissione deve essere pronta a far fronte a problematiche che possono verificarsi durante lo svolgimento della prova e, in un test così importante nella vita dei candidati aspiranti medici, non può essere completamente inficiato l’esito del test a causa di modalità di azione poco tempestive”.